Francesco Paolo Fiorentino e il clan di Cocktail

Auguri Papà

«Una sublime estasi d‘amore ci renderà liberi, padroni delle nostre azioni, signori delle nostre sensazioni, fuori dall’ordine comune, in balia della luce che grida al tempo il suo amore, accolti dalla trasparente passione di altri spiriti che si espandono o si contraggono come nella concezione dinamica dell’universo…

Sprofondati nel seno dell’infinito, innalzati alle più alte cime dell’ideale, al di sopra della torbida zona delle tempeste e delle vertigini, dimentichi dell’universale decomposizione, entreremo, trascendendo coscienti, nelle insuperabili barriere del Tempo e dell’Eternità»

George: «potrò portarmi dietro qualcuna delle mie mele dove tu dici?» (ridono tutti)
Cocktail «Povero George! Avrai tutto ciò che si può desiderare senza il desiderio di volerlo perché il desiderio è creatura dell’ imperfezione»
(Poi a tutti)
«Non vogliatemene se cerco la vostra salvezza. So bene che preferite la libertà a tutto, la vostra indipendenza.
Ma io vi darò una libertà molto più vera….»

Tratto da
Il clan di Cocktail – Atto Primo – di Francesco Paolo Fiorentino