Chi Sono

Profilo Biografico

TINA FIORENTINO

Il Gargano mi ha dato i natali.

Docente di Lingue e Letterature Straniere, ho coltivato sin da piccola la passione per la pittura e la poesia. Impegnata per anni in attività politica -ricoprendo diversi incarichi politici ed istituzionali- ho coltivato, con gli studi in Pianificazione Urbana e paesaggistica (Università di Venezia ed Alghero) l’altra mia grande passione: il Territorio ed il Paesaggio.

La condizione culturale ed artistica in cui mi sono espressa, percorrendo la strada complessa e spesso incompresa dell’Arte, è maturata sulle orme della Scuola di mio padre – il pittore e drammaturgo Francesco Paolo Fiorentino- che ha rappresentato una rilevante testimonianza delle avanguardie storico-artistiche europee degli anni ’50-’60 dello scorso millennio.

La connotazione nelle forme espressive della pittura e della poesia ha contrassegnato quasi tutti i momenti salienti della mia gioventù e della mia vita professionale.

Ho partecipato a diversi concorsi ed esposizioni pittoriche (Mostra internazionale di Sulmona (1992), di Foggia (1989) di San Giovanni Rotondo ecc.), con dei riconoscimenti che hanno fatto da background alle mie “Personali” di pittura a San Giovanni Rotondo (1989) ed a Bari (Santa Scolastica – 1990).

L’impegno politico ha segnato una svolta significativa che, nel corso degli anni – dal 1995 al 2015 – mi ha consentito, attraverso la lente istituzionale, di avere una visione più pragmatica dell’universo sociale della mia terra.

Tra le tante Pubblicazioni ricordo: I Colori della Memoria (per la Regione Puglia Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione -1989); Per una Democrazia Perduta (Edizione G. Laterza – 2004); Gli Occhi delle Parole (Edizioni Palomar – 2019); Il Segreto Viaggio di Gianluca (Edizioni Palomar – 2021).

Ho curato la traduzione in lingua inglese di diverse opere e raccolte di versi, come: The traces of soul di Rosalba di Kastron (Edizioni Mundus Artium Press – 2018).

Nella raccolta  di testimonianze (Donne a Sud Edizioni Palomar – 2006) l’intervistatrice, Paola Moscardino, mi definisce come “una donna a cui è difficile mettere i bordi” inserendomi tra le “Donne del Sud che rappresentano un Sud sorprendente …Donne impegnate nelle professioni, nella Cultura e nelle Imprese…”.